Dichiarazione di interesse pubblico paesaggistico del territorio comunale

Ultima modifica 31 ottobre 2023

Argomenti :
Urbanizzazione
Dichiarazione di interesse pubblico paesaggistico del territorio comunale

D.M. 13 giugno 1955. (Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera del Lago di Garda, sita nell’ambito del comune di Bardolino)
Il capoluogo sorge al centro di una lieve insenatura la cui punta estrema, a nord, è costituita dai due massi famosi denominate Rocche. Carattere principale dell’area di cui si tratta è la selvaggia freschezza della sua riva in gran parte non ancora intaccata da opera d’uomo. Il verde degli olivi delle non lontane colline e il verde delle campagne si ravviva nel verde dei canneti che, nelle piccole insenature, sorgono dall’acqua; d’altro canto parchi e giardini di notevole consistenza completano la preziosità di questa zona dal punto di vista paesistico. La Commissione è dell’unanime parere che la zona costituisce un quadro naturale di particolare importanza paesistica e pertanto vincolabile ai sensi del comma 4 dell’art. 1 della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e del comma 5 dell’art. 9 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357.

D.M. 20 dicembre 1963. ( Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona sita nel comune di Bardolino sul lago di Garda).
Bardolino copre un’area rivierasca fra i comuni di Lazise e Garda; il capoluogo sorge al centro di una piccola insenatura, la cui punta estrema è a nord dei due famosi massi rocciosi denominati “Le Rocche”. Carattere principale della zona di cui si tratta è la selvaggia freschezza della sua riva in gran parte non ancora intaccata da opere d’uomo. Il verde degli olivi delle vicine colline e quelle delle campagne si ravviva in quello dei canneti sorgenti dall’acqua nelle piccole insenature; d’altro canto parchi e giardini di notevolissima consistenza completano il prezioso carattere della zona dal punto di vista paesistico. Il proposto ampliamento del vincolo, si rende necessario, non essendovi il piano regolatore che disciplina l’edilizia sempre più in aumento con gran pericolo di gravi ed irrimediabili deturpazioni. La Commissione visto il precedente vincolo emesso con decreto ministeriale 13 giugno 1955, constatato che la zona è importante perché è un quadro naturale con dei punti di vista o belvedere accessibili al pubblico, ne propone l’ampliamento ai sensi dell’art. 1 comma quarto della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e dell’art. 9, comma quinto del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, con i seguenti confini indicati nell’allegata planimetria che fa parte integrante del presente verbale.
A est: 500 metri dal ciglio est della strada statale Gardesana, comprendendo pure tutta l’area a nord della strada Bardolino-Costermano;
a sud: con il confine del comune di Lazise;
a ovest: con la riva del lago;
a nord: con il confine del comune di Garda.

D.M. 12 dicembre 1975. ( Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio del comune di Bardolino).
Questa zona che si presenta per il vincolo presente in linea generale le medesime caratteristiche paesaggistiche della continua zona già vincolata in territorio di Garda.
L’attuale limitata fascia di tutto rispetto paesistico lungo la strada Gardesana  è del tutto insufficiente a frenare il disordinato sviluppo edilizio del settore. Infatti, a causa del progressivo esaurimento di lotti liberi entro la fascia vincolata, sia delle limitazioni poste dalla legge n. 765, si manifesta sempre più forte la tendenza a costruire e a modificare profondamente lo stato di cose nel territorio collinare alle spalle dei centri abitati costieri.
La delimitazione dell’interesse paesistico nell’area che si propone di assoggettare a vincolo, è definita come segue:
ad ovest, fascia lungolago attualmente vincolata con legge 29 giugno 1939, n. 1497;
a nord, il confine amministrativo col comune di Garda, poiché passando al di là della Rocca, delimita in effetti un insieme avente una propria caratteristica formale e orografica;
ad est, il confine con il comune di Affi e con il comune di Costernano, poiché anche in questo settore le caratteristiche di interesse del territorio terminano con la linea ideale di demarcazione amministrativa. Infatti il territorio comunale di Bardolino termina verso est con i crinali collinari che discendono dal sistema del Monte Baldo con preciso allineamento orografico;
a sud, una zona comprendente siti naturali e aggregati urbani inseriti nella natura, che più o meno si estende lungo il confine amministrativo con il comune di Lazise.
Il vasto territorio come sopra definitivo risulta di notevole interesse pubblico e di non comune bellezza poiché contiene agglomerati urbani antichi e dal caratteristico aspetto, inseriti mirabilmente in un comprensorio naturale di straordinario valore artistico e paesaggistico, delimitato dal lago e dai contrafforti collinari che digradano dolcemente dalla Rocca.
D.M. 13 giugno 1955. (Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera del Lago di Garda, sita nell’ambito del comune di Bardolino)
Il capoluogo sorge al centro di una lieve insenatura la cui punta estrema, a nord, è costituita dai due massi famosi denominate Rocche. Carattere principale dell’area di cui si tratta è la selvaggia freschezza della sua riva in gran parte non ancora intaccata da opera d’uomo. Il verde degli olivi delle non lontane colline e il verde delle campagne si ravviva nel verde dei canneti che, nelle piccole insenature, sorgono dall’acqua; d’altro canto parchi e giardini di notevole consistenza completano la preziosità di questa zona dal punto di vista paesistico. La Commissione è dell’unanime parere che la zona costituisce un quadro naturale di particolare importanza paesistica e pertanto vincolabile ai sensi del comma 4 dell’art. 1 della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e del comma 5 dell’art. 9 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357.

D.M. 20 dicembre 1963. ( Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona sita nel comune di Bardolino sul lago di Garda).
Bardolino copre un’area rivierasca fra i comuni di Lazise e Garda; il capoluogo sorge al centro di una piccola insenatura, la cui punta estrema è a nord dei due famosi massi rocciosi denominati “Le Rocche”. Carattere principale della zona di cui si tratta è la selvaggia freschezza della sua riva in gran parte non ancora intaccata da opere d’uomo. Il verde degli olivi delle vicine colline e quelle delle campagne si ravviva in quello dei canneti sorgenti dall’acqua nelle piccole insenature; d’altro canto parchi e giardini di notevolissima consistenza completano il prezioso carattere della zona dal punto di vista paesistico. Il proposto ampliamento del vincolo, si rende necessario, non essendovi il piano regolatore che disciplina l’edilizia sempre più in aumento con gran pericolo di gravi ed irrimediabili deturpazioni. La Commissione visto il precedente vincolo emesso con decreto ministeriale 13 giugno 1955, constatato che la zona è importante perché è un quadro naturale con dei punti di vista o belvedere accessibili al pubblico, ne propone l’ampliamento ai sensi dell’art. 1 comma quarto della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e dell’art. 9, comma quinto del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, con i seguenti confini indicati nell’allegata planimetria che fa parte integrante del presente verbale.
A est: 500 metri dal ciglio est della strada statale Gardesana, comprendendo pure tutta l’area a nord della strada Bardolino-Costermano;
a sud: con il confine del comune di Lazise;
a ovest: con la riva del lago;
a nord: con il confine del comune di Garda.

D.M. 12 dicembre 1975. ( Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio del comune di Bardolino).
Questa zona che si presenta per il vincolo presente in linea generale le medesime caratteristiche paesaggistiche della continua zona già vincolata in territorio di Garda.
L’attuale limitata fascia di tutto rispetto paesistico lungo la strada Gardesana  è del tutto insufficiente a frenare il disordinato sviluppo edilizio del settore. Infatti, a causa del progressivo esaurimento di lotti liberi entro la fascia vincolata, sia delle limitazioni poste dalla legge n. 765, si manifesta sempre più forte la tendenza a costruire e a modificare profondamente lo stato di cose nel territorio collinare alle spalle dei centri abitati costieri.
La delimitazione dell’interesse paesistico nell’area che si propone di assoggettare a vincolo, è definita come segue:
ad ovest, fascia lungolago attualmente vincolata con legge 29 giugno 1939, n. 1497;
a nord, il confine amministrativo col comune di Garda, poiché passando al di là della Rocca, delimita in effetti un insieme avente una propria caratteristica formale e orografica;
ad est, il confine con il comune di Affi e con il comune di Costernano, poiché anche in questo settore le caratteristiche di interesse del territorio terminano con la linea ideale di demarcazione amministrativa. Infatti il territorio comunale di Bardolino termina verso est con i crinali collinari che discendono dal sistema del Monte Baldo con preciso allineamento orografico;
a sud, una zona comprendente siti naturali e aggregati urbani inseriti nella natura, che più o meno si estende lungo il confine amministrativo con il comune di Lazise.
Il vasto territorio come sopra definitivo risulta di notevole interesse pubblico e di non comune bellezza poiché contiene agglomerati urbani antichi e dal caratteristico aspetto, inseriti mirabilmente in un comprensorio naturale di straordinario valore artistico e paesaggistico, delimitato dal lago e dai contrafforti collinari che digradano dolcemente dalla Rocca.

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