Stella a “Parole sull’Acqua”

martedì, 12 Aprile 2016

Questa sera alle ore 21.00 presso la Piazza del Porto di Bardolino , è in programma il primo appuntamento della rassegna “Parole sull’acqua”, giunta alla terza edizione, organizzata dal Comune di Bardolino – Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Fondazione “Bardolino Top”.

Protagonista della serata ad ingresso libero è il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella che presenterà il suo ultimo libro “Licenziare i padreterni”. Un’invettiva civile d’amore per l’Italia e per la politica migliore. Nella speranza di un riscatto.

L’autore
Gian Antonio Stella, giornalista e scrittore, è inviato speciale ed editorialista del Corriere della Sera. Ha firmato bestseller come “Tribù”, e “La Casta” scritto con Sergio Rizzo. Tra i suoi libri più famosi anche “L’Orda” e “Schei”.

Il libro

Gli stipendi del Senato saliti di un altro 19% in 4 anni – I palazzi del Palazzo che sono diventati 52 – La trincea in difesa dei doppi e tripli vitalizi – Gli aereiblu che volano come mai prima – Sforbiciatine agli affitti cresciuti di 41 volte dal 1983 – I menù di lusso con le lamelle di spigola ancora a 3,34 euro – I bilanci “ritoccati” solo per fare bella figura – I rimborsi elettorali che hanno superato i 5 miliardi e mezzo – I Presidenti regionali che continuano a prendere come tre governatori Usa – Autoblu a vita che aumentano senza freni – La Parentopoli che impazza.

E DICEVANO D’AVERE TAGLIATO…

I politici politicanti italiani, quelli che un liberale cristallino come Luigi Einaudi attaccò scrivendo che occorreva “licenziare i Padreterni”, sono sordi.
Non riescono a capire. Non riescono a vedere, chiusi nel loro fortilizio autoreferenziale, l’insofferenza montante dei cittadini di un Paese in affanno che vive, come dice Giorgio Napolitano, “un angoscioso presente”. Sono così abituati ai privilegi, all’abuso del potere, all’impunità, da non rendersi conto che la loro sordità mette a rischio non solo il decoro e la credibilità delle istituzioni ma alla lunga il nostro bene più prezioso: la democrazia.