Proseguono senza sosta i lavori in via Fosse. Da lunedì è chiusa via Toscanini
Proseguono speditamente i lavori di riqualificazione di via Fosse. I lavori, che tempo permettendo, dovrebbero concludersi entro il 20 aprile, stanno procedendo bene con due imprese all’opera in contemporanea dai due lati della via Fosse. Al termine della riqualificazione l’arteria alle spalle della chiesa parrocchiale avrà un aspetto diverso con un “disegno” completamente rinnovato della pavimentazione. Da lunedì per consentire il proseguimento dell’intervento è chiusa via Toscanini, mentre è stata riaperta la prima parte della strada a partire da Piazza Lenotti per i frontisti.
Buoni spesa: dal 1 aprile è possibile fare richiesta
Dal primo al 30 aprile è possibile fare domanda per accedere ai Buoni spesa, finanziati dal Comune di Bardolino per sostenere persone e famiglie in difficoltà a causa delle conseguenze economiche della pandemia sanitaria. La richiesta va inviata utilizzando il modulo che trovate sul sito web del Comune. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 377 0906105 dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 14.00.
Vetrofania permesso sosta: sul sito web del Comune il modulo aggiornato per la richiesta
Con la vetrofania rilasciata dal Comando di Polizia Locale ed esponendo la ricevuta del parcometro, i residenti del territorio comunale possono usufruire della tariffa agevolata per la sosta nei parcheggi a pagamento comunali. La prima ora di sosta è comunque gratuita. Sul sito web del Comune è disponibile il modulo aggiornato per richiedere la vetrofania.
Ecocentro chiuso il 5 aprile. Dal 6 aprile aperto con orario estivo
Il Centro di raccolta rifiuti comunale in località Campazzi rimarrà chiuso lunedì 5 aprile in occasione delle festività pasquali. A partire da martedì 6 aprile, il Centro aprirà con l’orario estivo che potete consultare sul sito web del Comune.
Dal 1 aprile Alberto Vallarin sarà il nuovo assistente sociale del comune. A lui il benvenuto dell’amministrazione comunale che ringrazia Simona Guizzardo per il lavoro svolto in tanti anni di servizio presso l’ufficio sociale del nostro comune, per la sua disponibilità e la professionalità che ha messo a disposizione dei cittadini.
Bardolino aderisce alla Giornata Mondiale della Consapevolezza
dell’Autismo
Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Per sensibilizzare le istituzioni e informare i cittadini sui disturbi dello spettro autistico vengono organizzate in tutto il mondo eventi, manifestazioni, dibattiti, convegni e mostre. Tra le iniziative c’è anche “Light it up blue”: i monumenti del mondo, da New York a Rio de Janeiro, da Sidney a Roma, si illuminano di blu. Anche Bardolino aderisce all’iniziativa: il 2 aprile la facciata del nostro palazzo municipale si colorerà di blu.
Pillola di cultura
Marzo 2021... all’orecchio esperto di chi ha frequentato la scuola superiore negli anni settanta l’espressione ha un suono particolare e assomiglia molto al titolo di una lunga ode civile di Alessandro Manzoni, intitolata proprio Marzo 1821. Che cosa accadde esattamente due secoli fa e perché Manzoni si scomodò al punto da comporre un’ode, che non godrà della fama del Cinque maggio o della Pentecoste?
Prima di dare risposta, con estrema semplicità e sintesi, a questa domanda, è bene ricordare che il 17 marzo, da una decina d’anni, è celebrata come «data dello proclamazione in Torino, nell’anno 1861, dell’Unità d’Italia, quale “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, allo scopo (…) di riaffermare e di consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”. Sono, queste, le testuali parole della legge 23 novembre 2012 n.222, con le quali veniva data continuità alle celebrazioni del 150º anniversario dell’unità d’Italia, svoltesi nel 2011, dal momento che il 17 marzo 1861 si era riunito per la prima volta il nuovo Parlamento del neonato Regno d’Italia. Ebbene 40 anni prima, nel 1821, proprio in marzo, erano iniziati i primi ”moti rivoluzionari” tesi a rovesciare l’assolutismo monarchico e a cacciare dal suolo italiano il dominio dell’Austria, la potenza europea che si era posta come protettrice dei regimi monarchici assoluti, restaurati dopo la sconfitta delle idee rivoluzionarie portate avanti da Napoleone Bonaparte. In quei primi “moti patriottici“ ebbero una parte importante Piero Maroncelli, Silvio Pellico e Federico Confalonieri, tutti arrestati dalla polizia austriaca a Milano e trasferiti poi al carcere dei Piombi a Venezia e quindi nella fortezza dello Spielberg, dove rimasero chi 15, chi 10 anni. Da quell’esperienza Pellico compose poi il celebre diario ”Le mie prigioni” uno dei bestseller della letteratura italiana fino alla metà del secolo scorso. Manzoni si entusiasmò all’idea che alcuni intellettuali, nobili di nascita e di ideali, si proiettassero nell’impresa di progettare una nuova Italia e si impegnassero a cacciare lo straniero. L’ode Marzo 1821 è quindi una delle prime manifestazioni intellettuali e artistiche del Risorgimento italiano e per molti anni è stata fatta imparare a memoria agli studenti della scuola media e superiore. Si tratta di un’opera di non facile lettura, scritta in un ritmo tutt’altro che scorrevole e non facile da mandare a memoria, soprattutto per la complessità delle parole.
In essa Manzoni inneggia all’Italia unita, al giuramento compiuto dai patrioti che intendono liberare il “suolo natio” dal dominio straniero e paragona l’unità delle genti italiche all’acqua unica e indivisibile del Po, pur derivata dal flusso dei diversi affluenti. Come quelle acque non possono essere divise così anche l’Italia rivendica la sua unità. Tra quel marzo 1821, in cui avvennero i primi moti rivoluzionari e il marzo 1861, che vide nascere la nuova Italia ci furono insurrezioni, guerre e scontri a fuoco, dolori, barricate, fucilazioni tradimenti. La generazione che creò l’unità d’Italia pagò un duro prezzo alla storia per il suo ardire e tener fede agli ideali di unità e indipendenza e trovò dapprima in Marzo 1B21 e poi in Fratelli d’Italia i punti di riferimento poetici e spirituali del proprio immaginario collettivo. Quei testi entrarono nelle menti dei giovani della metà dell’ottocento con la potenza di un fuoco incendiario. Ecco, crediamo che valga la pena, in questa difficile fase della nostra vita nazionale, ricordare a distanza di due secoli eventi che forse si sono perduti nelle nebbie di una storia lontana, sempre più lontana e sconosciuta per le generazioni che navigano in Internet e si muovono sulle tastiere degli smartphone. Ma che per chi ha oggi orecchie per ascoltare nel modo giusto la storia e’ sempre maestra di vita. Ringraziamo il Circolo Anziani per la collaborazione alla Pillola di cultura.
Buona Pasqua!
L’amministrazione comunale augura a tutti i bardolinesi una serena Pasqua!