Al Vinitaly lo stand della Regione Veneto lunedì 8 aprile si è tinto di tricolore. Una trentina di sindaci o loro rappresentati hanno partecipato alla presentazione del “Cammino delle Scoperte”. A far loro da capofila il Comune di Bardolino, presente con il consigliere Stefano Ottolini. «Ancora una volta il nostro Comune è pronto ad aderire alle iniziative promosse da Jesusleny Gomes, l’imprenditrice brasiliana di radici Venete, che nell’inverno 2017-2018, aveva percorso a piedi tutti e 574 Comuni del Veneto» dichiara Ottolini. «E lo facciamo in qualità di Comune capofila perché riconosciamo a Jesusleny la capacità di fare rete nel territorio, fondamentale per favorire la promozione della nostra provincia. Per questo ringraziamo lei e tutti i Comuni che partecipano a questo progetto».
Alla luce dell’esperienza vissuta come donna, a piedi e da sola, Jesusleny aveva deciso di dedicare questo Cammino alla “donna”, invitandola a non farsi frenare dalla paura e a realizzare i propri sogni, il tutto rappresentato dalla pink bench, una panchina nella quale era riportata da un lato la sagoma di una donna, dall’altro la sua “valigia dei sogni”. Ad un anno esatto dal battesimo della prima Pink Bench, realizzata in legno per il Comune di Bardolino ed inaugurata proprio al Vinitaly, nell’edizione 2018, Jesusleny Gomes è tornata in Fiera a Verona per presentare questo nuovo ambizioso progetto. «Ho voluto lasciare un messaggio concreto di esempio e ispirazione» spiega l’ideatrice del progetto, Jesusleny Gomes. «È stato proprio grazie alle persone che incontravo durante il mio cammino che ho trovato questa forza. Vorrei che la mia esperienza diventasse utile alle altre donne, e non solo, ma a chiunque in generale, e che servisse da stimolo per trovare la forza di osare, di prendere coraggio, di realizzare i propri sogni». Da qui nasce l’iniziativa del Cammino delle Scoperte che attraverserà tutta la provincia di Verona, collegando oltre 30 Comuni. Le Amministrazioni aderenti al progetto, i cui Comuni diventeranno tappa di questo percorso lungo 350 chilometri, sono: Verona, Tregnago, Soave, Colognola ai Colli, Caldiero, Zevio, Isola Rizza, Roverchiara, Bonavigo, Legnago, Cerea, Sanguinetto, Gazzo Veronese, Salizzole, Buttapietra, Castel d’Azzano, Villafranca, Valeggio sul Mincio, Sommacampagna, Bussolengo, Bardolino (Comune capofila), Brentino Belluno, Sant’Anna d’Alfaedo e Negrar. «Ringrazio i sindaci per aver creduto in questo progetto e per aver capito che bisogna fare rete perché da soli non si va da nessuna parte» ha commentato Jesusleny Gomes, mostrando, ai numerosi presenti accorsi allo stand della Regione Veneto, la mappa del percorso che vedrà nella pink bench la sua pietra miliare. La Pink Bench dell’anno 2019 versione 2.0 è stata inaugurata dal Governatore del Veneto Luca Zaia, che ha tolto il drappo che l’aveva coperta fino a quel momento. La nuova versione 2.0 è realizzata in pietra della Lessinia: il progetto ha infatti come partner ufficiale per la sua realizzazione il Consorzio Tutela pietra della Lessinia, che ne ha definito il progetto. Un’autentica panchina rosa in pietra della Lessinia con 3 differenti lavorazioni tra le quali la peculiare Spacco Cava, riconoscibile nelle due sagome. “Grazie a questa panchina” ha dichiarato il presidente del Consorzio Tutela Pietra della Lessinia “vogliamo promuovere tutto il territorio della Lessinia”. Sarà la Pink Bench il cippo del Cammino delle scoperte. Nella sagoma della donna sarà riportata, ad altezza del cuore, la scritta I love e il nome del Comune nel quale sarà installata la panchina. Diventerà la foto che non può mancare nei selfie dei turisti e dei camminatori slow, quel “ce l’ho, mi manca” che darà concretezza al raggiungimento delle varie tappe, Comune dopo Comune, Panchina dopo Panchina. “Grazie di cuore sia a Jesusleny Gomes per aver ideato questo progetto, ma soprattutto ai Comuni per aver compreso l’importanza di fare rete” ha sottolineato il Governatore Luca Zaia. “Come Regione, abbiamo finanziato oltre un migliaio di piste ciclabili. Ora il prossimo passo è quello di fare un’applicazione “Veneto Sentieri” che permetta di conoscere dove ci sono i sentieri percorribili a piedi, in bici o a cavallo nelle vicinanze di chi si connette. Il turismo in Veneto produce 17 miliardi di fatturato, inoltre muoversi fa bene e permette di ridurre i costi della sanità. Quindi il turismo slow va sicuramente promosso”. La parola è poi passata al sindaco di Verona, Federico Sboarina che ha commentato: “Ci sono zone della città e della nostra provincia che, nonostante siano molto caratteristiche, sono al di fuori dall’attenzione del turismo tradizionale. Questa iniziativa aiuterà a far scoprire tutto il territorio. Ora dobbiamo solo decidere dove posizionare la panchina”. Ringraziamenti e complimenti per l’iniziativa sono arrivati sia dall’assessore regionale Elisa De Berti, che ha anticipato nuovi progetti nell’ambito delle piste ciclabili, e dal presidente della Provincia Manuel Scalzotto, che ha richiesto una pink bench anche a Cologna Veneta, attualmente non compresa nel tragitto originario. In occasione della presentazione del cammino il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Roberto Ciambetti ha annunciato la Proposta di Legge alla quale sta lavorando proprio sul tema dei cammini, per il loro riconoscimento e la loro valorizzazione. Nei prossimi giorni si procederà alla consegna delle Pink Bench nei Comuni aderenti. Anche il Comune di Bardolino vedrà arrivare la sua nuova Pink Bench, questa volta in pietra della Lessinia.
Inoltre, durante il mese di aprile, sarà tracciato tramite Gps il percorso del Cammino, grazie alla strumentazione fornita dall’azienda partner GSN, specializzata in Gps utilizzati per garantire la sicurezza strategica delle persone e del trasporto. La traccia sarà poi comunicata e messa a disposizione dei turisti slow con le modalità per ricevere il “certificato” del Cammino. Per maggiori informazioni si potrà consultare il sito internet www.camminodellescoperte.it già online. Il percorso del Cammino delle Scoperte diventerà usufruibile a giugno 2019. Tutto questo nell’anno dedicato al Turismo Slow, quel tipo di turismo, cosiddetto lento, che privilegia le interazioni con la comunità ospitante, l’esaltazione della specificità dei singoli luoghi con i loro paesaggi, bellezze architettoniche e prodotti enogastronomici e che minimizza l’impatto ambientale. Un Turismo Slow, in grado di valorizzare anche le località “meno alla moda”, proprio perché porta le persone a sperimentare direttamente la bellezza anche di quei posti che tradizionalmente non vivono di turismo ma che, per la propria economia locale, potrebbero ricevere solo giovamento da questo. L’obiettivo del Cammino delle Scoperte è dunque quello di trasformarsi in volano per la promozione della provincia di Verona, primo step di un’iniziativa più ampia che mira a collegare tutte le province del Veneto ed a creare rete con importanti cammini di risonanza internazionale.