Aggiornato al 13 Aprile 2016 Seconda giornata, sabato 25 ottobre con inizio alle ore 9, della quarta edizione del Festival internazionale della Geografia in corso, ingresso libero, all’Hotel Aqualux di Via Europa Unita 24 di Bardolino (Vr). Si tratterà il tema specifico dei parchi e degli orti botanici. Ci si chiede se queste isole di biodiversità non stiano diventando delle gabbie botaniche dove la diversità viene relegata a passato remoto della natura. Le piante che non hanno uso commerciale sono fossili viventi da conservare in recinti chiusi? Non varrebbe invece la pena di pensare a queste realtà come un vero patrimonio da tutelare, difendere e promuovere al fine di recuperare un rapporto più salubre tra uomo e natura in vista di un futuro sempre più incerto? In corso ci sono fenomeni come l’avanzata delle grandi metropoli, la cementificazione del territorio, la crescita delle coltivazioni intensive: tutti fenomeni che tolgono spazio alla natura e che fanno arretrare l’ambiente in spazi sempre più angusti, mentre l’artificio dell’uomo cresce a passo spedito. La ripartenza dalla cultura dei parchi, dei giardini e degli orti botanici è dunque necessaria per ricostituire un patrimonio di conoscenze diffuso e condiviso, al fine di salvaguardare noi stessi attraverso la difesa del pianeta e dei suoi tesori ambientali. Il programma prevede, dopo i saluti delle autorità locali e l’introduzione di Paolo Gila, ideatore e coordinatore della manifestazione, l’intervento di Adalberto Piccoli e Gustavo Bertoglio del Museo di Cavriana con “Il sistema di misurazione dei romani” (ore 9,10). A seguire, ore 9,50, Daniele Zanini dell’Orto Botanico Novezzina con la “Storia di medicina e botanica moderna”. Segue (10,30) Andrea Solari “Veleia Officinalis, dove storia e Natura s’incontrano”. A chiudere il convegno Giuseppe Altieri con “L’agroecologia: Salute, ambiente e Paesaggio”.

mercoledì, 13 Aprile 2016

Seconda giornata, sabato 25 ottobre con inizio alle ore 9, della quarta edizione del Festival internazionale della Geografia in corso, ingresso libero, all’Hotel Aqualux di Via Europa Unita 24 di Bardolino (Vr).

Si tratterà il tema specifico dei parchi e degli orti botanici. Ci si chiede se queste isole di biodiversità non stiano diventando delle gabbie botaniche dove la diversità viene relegata a passato remoto della natura. Le piante che non hanno uso commerciale sono fossili viventi da conservare in recinti chiusi? Non varrebbe invece la pena di pensare a queste realtà come un vero patrimonio da tutelare, difendere e promuovere al fine di recuperare un rapporto più salubre tra uomo e natura in vista di un futuro sempre più incerto?

In corso ci sono fenomeni come l’avanzata delle grandi metropoli, la cementificazione del territorio, la crescita delle coltivazioni intensive: tutti fenomeni che tolgono spazio alla natura e che fanno arretrare l’ambiente in spazi sempre più angusti, mentre l’artificio dell’uomo cresce a passo spedito. La ripartenza dalla cultura dei parchi, dei giardini e degli orti botanici è dunque necessaria per ricostituire un patrimonio di conoscenze diffuso e condiviso, al fine di salvaguardare noi stessi attraverso la difesa del pianeta e dei suoi tesori ambientali.

Il programma prevede, dopo i saluti delle autorità locali e l’introduzione di Paolo Gila, ideatore e coordinatore della manifestazione, l’intervento di Adalberto Piccoli e Gustavo Bertoglio del Museo di Cavriana con “Il sistema di misurazione dei romani” (ore 9,10). A seguire, ore 9,50, Daniele Zanini dell’Orto Botanico Novezzina con la “Storia di medicina e botanica moderna”. Segue (10,30) Andrea Solari “Veleia Officinalis, dove storia e Natura s’incontrano”. A chiudere il convegno Giuseppe Altieri con “L’agroecologia: Salute, ambiente e Paesaggio”.